Corsi e ricorsi nel mondo animale – le equazioni di Lotka-Volterra
Galileo Galilei nel Saggiatore scriveva: “ io veramente stimo il libro della filosofia esser quello che perpetuamente ci sta aperto innan zi a gli occhi; ma perché è scritto in caratteri diversi da quelli del nostro alfabeto, non può esser da tutti letto: e sono i caratteri di tal libro triangoli, quadrati, cerchi, sfere, coni, piramidi ed altre figure matematiche, attissime per tal lettura” . In altre parole il grande scienziato afferma che la natura esprime le sue leggi utilizzando un linguaggio matematico fatto di enti geometrici e non solo che ne conferiscono un carattere di estrema razionalità. D’altra parte lo stesso Platone , molti secoli prima, sconsigliava l’ingresso nella sua Accademia a chi non conosceva la geometria. Eppure nemmeno Galileo, che pure aveva intuito la possibilità e soprattutto la necessità di esprimere i principi della fisica mediante formule numeriche , immaginava fino a che punto la matematica è protagonista non solo nel modo non vivente ma anche in que