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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Come acqua e olio - l’illusione di conciliare matematica e politica

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  Il teorema di Pitagora  è certamente la legge più famosa della matematica; le sue applicazioni trovano spazio in numerosissime branche di questa disciplina con ricadute nella pratica quotidiana che neppure immaginiamo, dall’edilizia alla cartografia solo per citare qualche esempio. Il suo enunciato recita: “In un triangolo rettangolo , il quadrato costruito sull’ ipotenusa  è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti ”. In realtà questa regola era già conosciuta dai Babilonesi  nel XVII secolo a.C. cioè circa 1000 anni prima dell’epoca in cui sarebbe vissuto Pitagora; a dimostrarlo il ritrovamento di alcune tavolette risalenti a quel periodo in cui figurano gruppi di numeri appartenenti a quelle che in seguito furono definite terne pitagoriche . Il merito del grande matematico greco non sarebbe stato quindi la sua scoperta bensì, cosa ritenuta ancora più importante, la sua dimostrazione. Infatti, quando le conoscenze matematiche si trasferirono dal mondo mesopotamico e

Il pomo della concordia - la gravitazione universale

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La legge della gravitazione universale  è sicuramente una delle intuizioni più geniali che la mente umana abbia mai elaborato. Ad elaborarla verso la fine del XVII secolo fu colui che viene ritenuto, insieme al nostro Galileo Galilei e ad Albert Einstein, tra i più geniali scienziati che l’umanità possa vantare nel corso della sua millenaria storia, Isaac Newton . Egli la pubblicò in un’opera colossale dal titolo Philosophiae Naturalis Principia Mathematica  che vide la luce nel luglio del 1687 e che ancora oggi costituisce una pietra miliare e imprescindibile fonte da cui attingere per chi si dedica allo studio della fisica. A prova del suo poliedrico talento Newton oltre che un fisico illuminato fu anche matematico, astronomo, storico, teologo e alchimista (all’epoca non era così inusuale come oggi si potrebbe pensare). Presidente della Royal Society  dal 1703 al 1727 e direttore della Zecca dal 1699 al 1701, fu anche membro del Parlamento inglese. Allevato dai nonni materni perché l

Materia ed energia - le due facce della medaglia

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  Tra tutte le leggi matematiche che forniscono solidissime basi alla fisica moderna sicuramente la più celebre, risalente al settembre 1905, è la relazione di Einstein che riunisce in un'unica formula tre grandezze apparentemente tra loro indipendenti quali  energia , massa  e velocità della luce . Questa formula è talmente famosa che ha varcato i confini della scienza per diventare moda comparendo su una serie di t-shirt o musica nella copertina di un singolo dal titolo  “Einstein”  estratto dall’album “Viceversa”  di Francesco Gabbani. Prima però di addentrarci nei meandri di questa straordinaria relazione è bene fare un riferimento alla chimica classica e ad uno dei suoi principi fondamentali, la legge di conservazione della massa  enunciata dal francese Antoine-Laurent de Lavoisier  nel 1789, l’anno in cui, con la presa della Bastiglia , iniziava la Rivoluzione francese  che avrebbe portato, cinque anni dopo, lo stesso scienziato sulla ghigliottina colpevole di essere stato, s

Una realtà rovesciata - Achille e la tartaruga

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  Cosa accadrebbe se il nostro Marcel Jacobs, oro olimpico a Tokio sui 100 metri, sfidasse in una gara di corsa una tartaruga dandole un vantaggio? La risposta appare scontata: colmato lo svantaggio iniziale, il velocista supererebbe il piccolo rettile facendogli mangiare la polvere e tagliando per prima il traguardo senza problemi. E’ l’evidenza più che la ragione a far si che nemmeno per un attimo si possa dubitare dell’esito appena descritto. Eppure c’è chi nel quinto secolo a.C. ha prospettato una situazione simile arrivando però a una conclusione diametralmente opposta: Zenone  di Elea, allievo di Parmenide , pensatore presocratico che Aristotele  definisce l’inventore della dialettica . Non essendo ancora nato Jacobs, egli si deve “accontentare” di tirare in ballo il “piè veloce”   Achille ,  invitto guerriero dell’esercito acheo, eroe della guerra di Troia , le cui immortali gesta sono cantate da Omero  nell’ Iliade . Zenone immagina una gara tra Achille e una tartaruga in cui i

Una, dieci, cento Terre - l’equazione di Drake

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Credo che, sin dalla comparsa sulla Terra dei primi Homo sapiens , non ci sia stato alcun esemplare di questa specie che, nel corso della propria vita, alzando gli occhi al cielo, non si sia chiesto se siamo i soli a popolare l’universo; la curiosità se nell’incontaminata culla del firmamento ci sia qualche altro pianeta che abbia fatto da palcoscenico allo spettacolo della vita fa scaturire una di quelle domande probabilmente destinate a restare senza risposta che però nessuno smetterà mai di porsi. D’altra parte si tratta di un interrogativo più che legittimo dal momento che, in un certo senso, potrebbe addirittura sembrare un atteggiamento arrogante l’idea di essere i soli in un universo così vasto in cui ci sono circa 100 miliardi di galassie ognuna delle quali contiene 100 miliardi di stelle. Se a qualcuno venisse da chiedersi il numero all’incirca di stelle presenti nell’universo il conto, benché fatto da numeri astronomici (è proprio il caso di usare questo aggettivo), è presto